21.2.06

Le grandi opere avvantaggiano..

Ne abbiamo sentito parlare tanto, in questi anni. Sono un motivo d'orgoglio per il governo e qualcosa di piu' dell'orgoglio per il ministro Lunardi, sapete com'e'. Costituiscono un ulteriore elemento di divisione nel centrosinistra e sono state abilmente sfruttate da chi ha realizzato la campagna elettorale per Forza Italia.

Ma cosa sono queste grandi opere?
E si puo' sapere, di grazia, se funzionano o meno?


Ecco perche' in questo blog nasce la sezione grandi opere. Per capirci qualcosa e non restare a bocca aperta durante il commovente spot del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (spesso seguito da una pubblicita' di assorbenti interni, ma questa e' la vita).

Il 14 maggio 2003 e' stata posta a Venezia, con la pompa che si conviene a queste occasioni, la prima pietra per il MOSE.
E' il sistema di difesa dalle acque alte degli abitati lagunari e consiste nelle opere mobili alle bocche di porto e in quelle complementari.
MOSE sta per MOdulo Sperimentale Elettromeccanico. Questo e' il nome dato a diverse sperimentazioni -sul prototipo in scala reale di una singola paratoia- svolte tra il 1988 e il 1992.

E' costituito da 79 paratoie d'acciaio posizionate alle tre bocche di porto della laguna, rispettivamente quella del Lido, di Malamocco e di Chioggia. All'estremita' delle barriere saranno collocati dei muraglioni larghi 45 metri e alti fino a 7 metri sul livello del mare.
Queste porte, in condizioni normali rimangono sul fondo, ma possono essere sollevate per bloccare la marea qualora fosse necessario (con una marea superiore ai 110 cm). Le porte vengoni riempite d'acqua per restare sul fondo e svuotate della stessa giungono a costituire un ponte levatoio. Le bocche restano cosi chiuse per il tempo di manovra delle paratoie e di durata dell'acqua alta , quattro ore e mezzo circa.

Il sistema, afferma il governo, sara' efficace in caso di un consistente aumento del livello del mare nel prossimo secolo. perche' concepito per sostenere un dislivello tra laguna e mare fino a due metri.

E cosa succede ai fondali delle bocche di porto?
Saranno dragati circa 5 milioni di metri cubi di materiale e, per proteggerli dall'erosione marina, saranno ricoperti da pietre per una superificie di 560000 mteri quadrati e un volume di 6000000 di metri cubi.
Navi, rimorchiatori d'appoggio saranno accolti da una conca di navigazione realizzata alla bocca di porto di Malamocco.

Obiezioni:


  • le dighe si alzeranno soltanto con marea superiore a 110 cm, in casi di livello inferiore, Venezia sara' ugualmente costretta a subire l'acqua alta
  • l'ecosistema verra' seriamente danneggiato dallo sbancamento dei fondali
  • le opere di costruzione non hanno considerato le oasi naturali e le zone di riproduzione degli uccelli
  • il paesaggio lagunare subira' una modifica irreversibile
  • pesanti ripercussioni sulle attivita' portuali
  • alti costi di realizzazione e gestione


E le alternative?

L'Amministrazione Comunale ha voluto un gruppo di lavoro per esaminare interventi meno dannosi e piu' efficaci.
Intanto la Commissione Europea ha accolto il ricorso presentato dai Verdi sull'imaptto ambientale dell'opera sull'ecosistema lagunare e ha aperto una procedura d'infrazione sui lavori del Mose. Matteoli si e' affrettato a precisare che non si tratta di bocciatura, ma di una richiesta di chiarimento.
La Corte dell'Aja decidera' valutando le risposte fornite dal governo.
Speriamo che non ci siano comunisti anche li.

Fonti:
Sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri
No Mose

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